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Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia ufficio di Bolzano
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08.04.2025

Dimagrire online? Il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia e il Centro Tutela Consumatori Utenti mettono in guardia sui rischi di farmaci e prodotti acquistati su internet

 
Secondo i dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 32,7% della popolazione risulta in sovrappeso e il 10,4% obeso. Molti consumatori dunque possono essere portati a cercare soluzioni rapide per perdere peso, rivolgendosi anche al web. Anche sui social è possibile trovare molte informazioni che non sempre sono attendibili e a volte addirittura pericolose. L’acquisto di integratori, prodotti dimagranti o depuranti e farmaci online, infatti, può nascondere rischi seri per la salute e anche per il portafoglio. Il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia e il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) fanno il punto sulla questione.
Integratori, prodotti dimagranti e farmaci: facciamo chiarezza

Gli integratori alimentari sono prodotti destinati a integrare la dieta e forniscono nutrienti come vitamine, minerali o altri principi attivi. Non sono medicinali e se assunti quando non vi è la necessità, non c’è alcuna evidenza scientifica che documenti il beneficio di una loro assunzione. I dati disponibili suggeriscono, al contrario, che l’uso cronico di questi prodotti sia rischioso. I prodotti dimagranti o depuranti includono una vasta gamma di articoli che promettono di favorire la perdita di peso, ma spesso senza solide basi scientifiche e con benefici limitati. Recentemente poi, sono stati introdotti, anche in Italia, veri e propri farmaci, a base di semaglutide e tirzepatide, nati come farmaci per la gestione del diabete, che si sono rivelati più efficaci per la perdita di peso, generando una vera e propria “caccia al farmaco”.
Il costo di tutti questi prodotti è spesso elevato, il che può contribuire al proliferare di siti web dove vengono offerti a prezzi concorrenziali. Ma i prodotti acquistati online, spesso pubblicizzati come "naturali" o, talvolta addirittura "miracolosi", possono risultare inefficaci o, nel peggiore dei casi, contenere sostanze non dichiarate o vietate, mettendo a rischio la salute. Dato che la garanzia della qualità e della sicurezza di questi prodotti non c’è, il fai da te può risultare molto rischioso. Il pericolo, infatti, è quello di incappare in reazioni avverse (ad esempio per interazioni con farmaci in uso o con condizioni preesistenti), nell’assunzione eccessiva o non indicata di sostanze attive (anche nutrienti naturali possono essere talvolta dannosi) o nell’illusione di risultati facili grazie a prodotti che, in realtà, non offrono benefici reali.

Farmaci dimagranti di nuova generazione: solo sotto controllo medico

I farmaci di nuova generazione (Ozempic, Wegovy o Mounjaro), studiati inizialmente solo per il trattamento del diabete di tipo 2, possono essere ora prescritti ed utilizzati in Italia anche per curare condizioni di obesità e sovrappeso (per ora solo Wegovy e Mounjaro). Questa categoria di farmaci ha ricevuto negli ultimi tempi grande attenzione, oltre che nella comunità scientifica, anche livello mediatico, per i risultati ottenuti nel trattamento di queste patologie. In Internet si è iniziato a parlare di questi farmaci in modo salvifico come se essi potessero essere il rimedio pronto all’uso per qualsiasi obiettivo di dimagrimento. Tuttavia, questi farmaci richiedono sempre una prescrizione medica e un attento monitoraggio sanitario. Vanno inoltre sempre associati a una dieta ipocalorica e ad attività fisica regolare.
La popolarità raggiunta da questa nuova generazione di farmaci, unita anche al prezzo elevato del medicinale, porta molte persone a cercare di procurarsi questi medicinali su internet (dove a volte viene offerta anche la possibilità di ottenere la prescrizione a distanza, o addirittura senza ricetta), attraverso social, web o servizi di messaggistica oppure farmacie online, anche con sede extra UE. È bene ricordare che in Italia, le farmacie che ne facciano richiesta, possono essere autorizzate dal Ministero della Salute a vendere online soltanto farmaci senza prescrizione o da banco (SOP e OTC). Le farmacie autorizzate alla vendita online devono riportare l’apposito logo del Ministero della Salute, che deve essere cliccabile e riportare alla pagina del Ministero nella quale è possibile avere conferma e prendere visione dell’effettiva autorizzazione concessa dal Ministero stesso.
L’acquisto online di questi farmaci da canali non autorizzati, dunque, espone a rischi gravissimi, sia per la salute che per il portafoglio.
Un’ipotesi concreta, infatti, è quella di incappare in siti truffaldini, con la conseguente perdita del prezzo versato. Un altro pericolo è legato all'importazione non autorizzata di farmaci, che potrebbe portare al sequestro dei medicinali e/o all'applicazione di sanzioni o elevati dazi doganali.
Sotto il profilo della salute, i pericoli ce li spiega il dott. Marco Primerano, Direttore reggente del servizio farmaceutico del Comprensorio Sanitario di Bressanone (BZ), interpellato sulla questione. “Per quanto riguarda gli integratori e/o prodotti dietetici non esistono prodotti “miracolosi” per perdere peso. Per combattere i chili di troppo, è importante innanzitutto correggere la dieta rivolgendosi ad uno specialista e aggiungendovi, quando possibile, una regolare e sana attività fisica: solo in questo modo tali prodotti possono rappresentare dei validi alleati per contribuire a velocizzare il metabolismo. Chi pensa di risolvere il sovrappeso o peggio l’obesità ricorrendo solamente a questi prodotti, senza modificare il proprio stile di vita, è destinato infatti poi col tempo a rimanere deluso. Per quanto riguarda i farmaci di nuova generazione, la semaglutide fa parte della famiglia degli Agonisti GLP-1, farmaci che mimando l’azione di un ormone naturale, il GLP-1 appunto, aumentano la produzione di insulina e garantiscono un controllo efficace sui livelli di glicemia. La tirzepatide, oltre che sul recettore GLP-1, agisce anche su l’ormone GIP (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente). L’azione di questi farmaci dunque rallenta lo svuotamento gastrico e agisce anche a livello cerebrale, diminuendo l’appetito: ciò determina una conseguente modifica sui comportamenti alimentari dei pazienti. Per questi farmaci, non sono tuttavia da sottovalutare gli effetti collaterali, soprattutto a livello gastro-intestinale, dalle più comuni nausea e diarrea fino a vomito e stipsi e neppure eventuali complicazioni a livello pancreatico. In Italia semaglutide e tirzepatide sono rimborsati solo per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2, mentre per quanto riguarda l’obesità, AIFA ha recepito la valutazione positiva dell’Agenzia Europea dei Farmaci, ma per ora non sono al momento rimborsabili. In sintesi, in Italia Mounjaro e Wegovy hanno l’indicazione anche per il trattamento dell’obesità, ma comunque solo a pagamento (fascia C). Ribadisce inoltre i gravi rischi a cui ci si espone quando si acquistano medicinali di provenienza non autorizzata e senza controllo medico: ”Sconsiglio l’automedicazione, soprattutto in questi casi dove un adeguato controllo medico è sempre necessario. Acquistare in rete le versioni “non brandizzate” di queste molecole è molto rischioso: tali prodotti infatti possono contenere dosi non corrette o addirittura possono essere contaminati, con effetti pericolosissimi per la salute.”

Per informazioni sugli acquisti online, potete contattare il Centro Europeo Consumatori Italia telefonicamente al numero 0471 980939 o via mail all‘indirizzo info@euroconsumatori.org (Bolzano) oppure allo 06 44238090 o all‘indirizzo ufficio.stampa@ecc-netitalia.it (Roma).

Per problemi con acquisti online vi è inoltre la possibilità di aprire una procedura di conciliazione mediante l’organismo istituito dal Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU): Conciliareonline.it. Basta collegarsi al portale all’indirizzo www.conciliareonline.it per accedere alla procedura gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie di consumo derivanti da vendite di beni e servizi online.


Bolzano, 8 Aprile 2025
Comunicato stampa

 

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